Caro Umberto Venturini
In una delle "Zingarate" ho scoperto la passione ludica del mitico comandante Giuseppe Dallai per il salutare NOCINO, del quale mi ha confidato di avere una numerosa collezione di ricette...
Caro Pippo come vedi la mia curiosità di Primate mi ha portato a sperimentare la ricetta quì sotto riportatata.
Risultato all'assaggio.
Buono, dal gusto amaro, ottimo il retrogusto che permane per lungo tempo in bocca.
Ne basta un cucchiaino da caffè per essere soddisfatti.
Insomma roba da bicchierini da Rosolio.
Il "Vin Santo di Noci" prodotto di risulta dal macerato rimasto non l'ho ancora assaggiato.... Succede con i semi astemi.
Ci vdiamo per Santa Luzia al San Giacomo
Tino Gianbattista Colombo
NOCINO DI SAN GIOVANNI
40 noci acerbe,
10 chiodi di garofano,
1 pezzo di cannella,
1 limone,
1 kg di zucchero,
1,5 l di alcool a 90°,
3.5 dl d'acqua.
Il nocino è un ottimo digestivo. Alcune leggende pretenderebbero che le noci venissero raccolte e toccate solo da mani di fanciulle vergini ma, dati i tempi, ci limitiamo a consigliare di raccogliere ed effettuare la preparazione del liquore nel periodo vicino alla festa di San Giovanni, cioè il 24 giugno. Tagliate le noci in quattro parti, senza privarle del guscio, e mettetele a mace¬rare nell'alcool in un vaso ermetico insieme alle spezie e alla scorza del limone. Lasciate in infusione per quaranta giorni, scuotendo il vaso ogni giorno. Al termine di questo periodo preparate uno sciroppo dolce facendo bollire l'acqua con lo zucchero per 5 minuti, lasciatelo raffreddare e unitelo al macerato contenuto nel vaso. Filtrate il tutto in modo da eliminare qualsiasi impurità.
Alcuni riutilizzano gli ingredienti dell'infusione lasciandoli macerare per un'altra decina di giorni in una bottiglia di vino bianco secco: ne otterrete una bevanda dolce e liquorosa quasi quanto il Vin Santo.
Nessun commento:
Posta un commento